West African youth
When we are young we don’t see problems, we don’t see limits, we don’t understand things we actually think we are gonna stay like this forever. Inevitably we grow and problems starts to arrive in our direction and we are forced to live in a world full of adversities.
At least this is what i was thinking until i reach Guinea-Bissau, West Africa, i grow up in Trieste, Italy and there i was in the western society until i even start breathing and everything is programmed and i should know at a certain age what i have to do in my life.
I arrived in Guinea-Bissau because of the Bird Migration and the amount of nature available, i actually never thought of how people live in that nation. I was in Mansôa, 50 km from Bissau the capitol, there is a specific area where Black-Crowned Cranes lives and is also the only place in Guinea-Bissau where is possible to see them.
The area where the Cranes are, is in the River Mansôa which in the dry season, from October to May, is dryer than the Summer where the thunderstorms bring the wet season and make the river overflow. I was there in February 2024 where is the peak of the dry season and probably the warmest moment of the year, this makes filming the cranes even more difficult was, dealing with 45 degrees, 75% of humidity and mosquitos tormenting day and night. But we forgot one thing, there is people that live in this area, and you can imagine what kind of things they saw in their life.
The only moment when is possible to see the Cranes is in the hottest time of the day and in the middle of the road that pass through the river, under the hottest sun i ever been without even a little breeze, that is the most difficult place i ever been.
At that moment you think: who is crazy enough to go around at that time of the year? of course the local kids, those kids didn’t look really healthy and they where barely cover by clothes. As soon i stopped the car away fro them they immediately start walking silently toward my car and not trying to speak a bit of all the languages i know, but they still not have idea of what i’m saying, they speak only Creole which is based on the Portuguese language.
They didn’t want anything, they didn’t ask for money, food, water or anything else, they just wanted to touch my car and staying around me, they start to just sit on the floor in the shadow of the car, i started watching them and they where playing a game with the sand of the road, they where digging holes in a circle like a flower and then filling them with sand.
I stayed there for almost one hour observing them and viceversa without sharing any word, after a while i head back to the basecamp and i never saw them again.
That moment with those kids told me a life lesson i will never forget, is not necessary to talk to comunicate with other individuals, sometimes just let it be and observe gives you what you need in life.
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Quando siamo giovani non vediamo i problemi, non vediamo i limiti, non capiamo le cose e pensiamo di rimanere così per sempre. Inevitabilmente cresciamo e i problemi iniziano ad arrivare nella nostra direzione e siamo costretti a vivere in un mondo pieno di avversità.
Almeno questo è quello che pensavo fino a quando non sono arrivato in Guinea-Bissau, in Africa Occidentale, sono cresciuto a Trieste, in Italia, e lì sono stato nella società occidentale fino a quando non ho iniziato a respirare e tutto è programmato e dovrei sapere a una certa età cosa devo fare nella mia vita.
Sono arrivato in Guinea-Bissau per la migrazione degli uccelli e per la quantità di natura disponibile, in realtà non ho mai pensato a come si vive in quella nazione. Mi trovavo a Mansôa, a 50 km da Bissau, la capitale, dove c’è un’area specifica in cui vivono le gru coronate nere ed è anche l’unico posto in Guinea-Bissau in cui è possibile vederle.
L’area in cui si trovano le gru si trova nel fiume Mansôa che nella stagione secca, da ottobre a maggio, è più asciutto rispetto all’estate, quando i temporali portano la stagione umida e fanno straripare il fiume. Sono stato lì nel febbraio del 2024, dove è il picco della stagione secca e probabilmente il momento più caldo dell’anno, il che rende le riprese delle gru ancora più difficili, avendo a che fare con 45 gradi, il 75% di umidità e le zanzare che tormentano giorno e notte. Ma abbiamo dimenticato una cosa: ci sono persone che vivono in questa zona, e potete immaginare che tipo di cose hanno visto nella loro vita.
L’unico momento in cui è possibile vedere le gru è nel momento più caldo della giornata e in mezzo alla strada che passa attraverso il fiume, sotto il sole più caldo che abbia mai visto senza nemmeno un po’ di brezza, è il posto più difficile in cui sia mai stato.
In quel momento pensi: chi è così pazzo da andare in giro in quel periodo dell’anno? Naturalmente i bambini del posto, che non sembravano molto sani e a malapena coperti dai vestiti. Non appena ho fermato l’auto lontano da loro, hanno iniziato subito a camminare in silenzio verso la mia macchina e non hanno cercato di parlare un po’ di tutte le lingue che conosco, ma ancora non avevano idea di quello che stavo dicendo, parlavano solo creolo che si basa sulla lingua portoghese.
Non volevano nulla, non chiedevano soldi, cibo, acqua o altro, volevano solo toccare la mia auto e stare intorno a me, hanno iniziato a sedersi per terra all’ombra dell’auto, ho iniziato a osservarli e stavano facendo un gioco con la sabbia della strada, scavando buche in cerchio come un fiore e poi riempiendole di sabbia.
Sono rimasto lì per quasi un’ora a osservarli e viceversa senza dire nulla, dopo un po’ sono tornato al campo base e non li ho più visti.
Quel momento con quei bambini mi ha insegnato una lezione di vita che non dimenticherò mai: non è necessario parlare per comunicare con gli altri individui, a volte basta lasciar fare e osservare per avere ciò di cui si ha bisogno nella vita.